FONDAZIONE GIUSEPPE TOMASELLO O.N.L.U.S.
Centro Marca Banca IBAN: IT 30B 08749 61960 000000085359
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La Befana porta 500 euro a Giuseppe

 PREGANZIOL. Oltre 50 mila euro già devoluti alla «Giuseppe Tomasello Onlus», ai quali si sono aggiunti i 500 euro raccolti ieri durante la festa del Panevin a Preganziol. Nel suo paese natale è partita la catena di solidarietà per aiutare Giuseppe Tomasello, il bimbo di un anno e mezzo malato di una rara forma di distrofia metabolica che impedisce la distribuzione di energia a cervello e muscoli. Nei giorni scorsi mamma Silvia aveva annunciato che per il piccolo c’è ancora una speranza di salvezza: il massimo luminare sulla malattia ha dato la disponibilità a inserirlo in un programma di ricerca dopo uno screening sui geni.  Ma per farlo servono circa 200 mila euro. «Un bimbo bellissimo, dai suoi occhi vispi traspare la voglia di vivere, di crescere, di affrontare le sfide del mondo». Davanti al Panevin di Preganziol di commenti come questo se ne susseguono a iosa: sul bancone dietro il quale viene distribuito il vin brulè c’è in bella mostra la foto del piccolo Giuseppe Tomasello.  A febbraio gli hanno diagnosticato una forma di distrofia metabolica rarissima che non ha neanche un nome e che impedisce la distribuzione di energia agli organi. Giuseppe rischia la vita ogni istante.  Da febbraio i genitori, Silvia e Francesco, si sono trasferiti da Preganziol a Firenze dove un team di specialisti dell’ospedale pediatrico Meyer, segue il bimbo costantemente. Per trovare una cura serve l’identificazione della mutazione genetica da cui deriva la patologia, per questo hanno iniziato una raccolta di fondi, aprendo una fondazione chiamata «Giuseppe Tomasello onlus». Nei giorni scorsi è arrivata la bellissima notizia: il professore Zeviani, il massimo esponente sulla malattia, contattato attraverso l’intermediazione di Telethon, ha dato la sua disponibilità a seguire il caso di Giuseppe effettuando lo screening dei geni nel suo laboratorio di Monaco di Baviera e, successivamente, ad inserirlo in un programma di ricerca. Ma per farlo servono ingenti fondi, si parla di circa 200 mila euro. A Preganziol da un mese è partita una catena di solidarietà, anche grazie all’appello del sindaco, Franco Zanata, fatto a tutti i Comuni limitrofi e alle associazioni di volontariato cittadine. Nel pomeriggio di ieri, durante lo spettacolo di burattini allestito dalla Pro loco e dal Comune nella sala Granziol della scuola elementare, tanti genitori hanno raccolto l’appello del sindaco, persino i più piccoli si sono resi protagonisti di un piccolo gesto di solidarietà. Alle 18, invece, tutti davanti al falò a fare la fila per gustare un bicchiere di vin brulè e per depositare un’offerta nella piccola botte sulla quale era appoggiata la locandina realizzata dal Comune per Giuseppe. La calza della Befana ha portato 500 euro. E al momento dei «pronosteghi» tutti si sono scambiati un piccolo sorriso: «Se le falive le va a sera, de polenta pien caliera», cioè se la direzione è ovest e sud, il raccolto sarà buono e la pentola sarà piena di polenta. C’è ancora una speranza per salvare il piccolo Giuseppe: questa speranza si chiama ricerca. Questi i numeri dei vari conti: conto corrente presso il Credito Artigiano di Firenze con codice Iban: IT 78 B0351202801000000003300 oppure conto corrente postale n. 86084464. Per ulteriori informazioni visitate il sito della fondazione, www.giuseppetomasello.it. (Rocco Devito)